Serata con Katia Ricciarelli -Somma Vesuviana: recuperato un pregiato dipinto del ‘700
La tela di San Sossio, il pregiato quadro del ‘ 700 custodito nell'omonima chiesa uno dei tesori di Somma Vesuviana, è stato finalmente restaurato. Giovedì 28 ottobre l'opera sarà presentata ufficialmente nel corso di un incontro pubblico. Con la presidente dell'Associazione Arcobaleno Teresa Cerciello, promotrice dell'iniziativa, interverranno l'assessore regionale ai beni Culturali Marco Di Lello, il sindaco di Somma Vesuviana, Vincenzo D'Avino, il presidente della Provincia, Dino Di Palma, il Vescovo di Nola Beniamino De Palma, Luciana Arbace della Soprintendenza ai Beni Artistici, Don Angelo Losco parroco della Chiesa di San Sossio. La serata si concluderà con un concerto di Katia Ricciarelli. L'Associazione Arcobaleno guadagna così un altro ambizioso traguardo nella valorizzazione delle opere "nascoste" dell'area vesuviana. La tela, raffigurante il martirio del Santo, è stata recuperata e restaurata con contributi volontari. Una lunga e tenace sottoscrizione tra cittadini ed estimatori, nello stesso modo di precedenti interventi. Da dodici anni il sodalizio si batte per il recupero del patrimonio artistico e ambientale dell'area vesuviana. Sono già stati restituiti alla collettività il dipinto murale di Ilarione Caristo del 1721 e il Portale ligneo e lapideo del 1500 della Chiesa di Santa Maria del Pozzo. San Procolo, forse meno conosciuto in Italia, rispetto a San Gennaro, era diacono della Chiesa Puteolana. Fino al 1718 la sua festività era il 18 ottobre ma si decise di trasferirne la data al 16 novembre per consentire un adeguato festeggiamento da parte della popolazione, ancora impegnata nel lavoro dei campi. A San Procolo è dedicato un tempio marmoreo eretto in età Augustea da Calpurnio. Tale tempio, divenne Chiesa Cristiana nell'XI secolo e fu quasi completamente distrutta da un incendio nel 1964. E' in fase avanzata di ristrutturazione San Gennaro è conosciuto come il Santo patrono della città di Napoli. Per questo motivo, i territori di Bagnoli, Cavalleggeri, Fuorigrotta, Soccavo e Pianura che ricadono nel comune di Napoli, venerano questo Santo come il loro patrono con la festività al 19 settembre. Pur tuttavia "Gennaro" conosciuto storicamente come vescovo di Benevento, ancora la sua storia a Pozzuoli, perchè nei pressi della Solfatara fù "martirizzato" mediante decapitazione, insieme a Procolo, Acuzio Sossio ed Eutiche nell'anno 305 d.C perchè non volle ripudiare la sua fede Cristiana. (Periodo della Persecuzione Cristiana) San Sossio era legato a San Gennaro da profonda amicizia nonchè da parentela. il suo destino fu il medesimo. San Sossio viene venerato a Miseno ma anche a Frattamaggiore in quanto nel 1807 il suo corpo fu traslato in questa cittadina della provincia napoletana.Il suo nome originale era Sosio come si può anche evincere da una targa affissa sulla chiesa della foto a lato. Il nome diventerà Sossio probabilmente in epoca fascista...
20-10-2004 - http://archivio.denaro.it/